Network di specialisti con una nuova visione per la road safety [video, gallery]Resoconto del convegno dell'anno: a Pereto, L'Aquila, sulla sicurezza stradale (e non solo)




 

di Fabrizio Apostolo

Un convegno eccezionale anche in ragione dei tempi eccezionali che stiamo vivendo. Grazie allo spirito di iniziativa dell'organizzatore Vita International e dei suoi partner RoadLink, astepON e Aisico e con il supporto dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia dell'Aquila, gli scorsi 10 e 11 settembre si sono ritrovati presso il centro crash test di Pereto (AQ) della stessa Aisico oltre 160 tecnici del settore in rappresentanza di gestori, studi di progettazione e imprese stradali. Il titolo della due giorni: "Una nuova visione per la sicurezza stradale".

Foto Gallery: la due giorni in presenza di Pereto (AQ)

 

Si è trattato del primo grande evento nel mondo viario dopo l'inizio della pandemia. A decretarne il successo, oltre alla proposta tecnica, l'alta professionalità degli organizzatori, dei relatori e dei partecipanti, che hanno messo a punto e seguito scrupolosamente i dettami di un sistema di regole di tutela della salute mai sperimentato prima, nel settore. Chi vi scrive è stato coinvolto come moderatore della due giorni - la nostra testata era il media partner esclusivo - e ha dovuto "immergersi", per la prima volta, in questo nuovo universo di regole e accortezze. L'esperienza è stata altamente formativa, nonché di grande conforto: ogni particolare è stato pensato, condiviso, gestito e attuato. Tutti hanno fatto la loro parte, senza risparmiarsi, in un'atmosfera di pioneristica condivisione, seppur distanziata e protetta, che ha favorito e intensificato lo scambio e il confronto.

Programma d'eccezione

Ma l'eccezionalità dell'evento live di Pereto va spiegata anche partendo dalla proposta tecnica, di qualità e quantità, articolata in tre sessioni convegnistiche - l'innovazione, il cantiere, la sicurezza con l'ambiente - e in ben tre prove sul campo (GuardLED in notturna, DSM Dispositivo Salva Motociclisti - prova con manichino, Screws / Save Crash Reinforcing Weak Soil), nonché nell'erogazione di crediti formativi da parte dell'Ordine. 

Innovazione evolutiva

A introdurre gli interventi del 10 settembre Gabriele Camomilla. Il titolo: "I molteplici aspetti della sicurezza stradale: storia di un'evoluzione continua (tutta italiana)". Alla radice del tema, l'innovazione, che in genere sgorga dalla collaborazione tra i produttori e gli utilizzatori, ovvero i gestori stradali. Quindi, un excursus dentro la storia delle protezioni viarie, dai Romani alla nascita delle barriere moderne negli anni Sessanta, all'insorgenza della "cultura tecnica della prova" con la pista di Anagni. Contestualmente, ecco i movimenti innovativi nel campo del design e dei materiali, dall'acciaio al calcestruzzo, fino alla questione delle superfici di supporto. Alcune soluzioni "alternative" ai paletti: la trincea artificiale e la trasformazione del bordo del rilevato. Infine, sempre a proposito di innovazioni, riflettori puntati sulla barriera "spazio zero", dove i paletti frenanti sono all'interno del muretto.

"L'innovazione è utile - ha concluso Camomilla - perché spesso nasce per evitare certe 'disgrazie' che le 'regole' non hanno saputo prevedere, ma anche perché è legata a vantaggi nell'impiego o allo sviluppo delle aziende. I primi due motivi dovrebbero stimolare le amministrazioni stradali, il terzo vale per i produttori più dinamici. Per rendere le innovazioni operative e farle sviluppare nell'uso servono coraggio o motivazione economica, nonché regole nuove che le impongano".

Dopo di lui Corrado Accardo, responsabile manutenzione rete Autovie Venete, ha parlato di "Controlli e innovazione nella manutenzione autostradale". In ambito segnaletica, va sottolineata l'attività di monitoraggio della segnaletica orizzontale impiegando la tecnologia dei retroriflettometri (portatile per il rilievo puntuale e dinamico ad altro rendimento). Autovie Venete, inoltre, dal 2012 ha sostituito ben 70 portali per la segnaltica verticale. Fulcri delle attività di controllo delle pavimentazioni sono invece: un PMS - Pavement Management System basato sulla banca dati dello storico degli interventi degli ultimi 25 anni; il rilievo dei parametri della pavimentazione con tecnologie ad alto rendimento; la pianificazione pluriennale delle manutenzioni ordinarie. La sicurezza, infine, viene approcciata sulla base di un accurato censimento delle barriere esistenti, sulla progettazione di nuove barriere con criteri vigenti, nonché su un intenso programma di realizzazione di elementi antintrusione e protezione pile (ben 109 interventi).

Quindi Sabato Fusco, direttore tecnico di CAV Concessioni Autostradali Venete, ha raccontato il futuro, che poi in buona parte coincide con il presente, della concessionaria che gestisce Passante e Tangenziale di Mestre. CAV da tempo punta forte anche sulla "combinazione" tra ambiente e innovazione, "testata" attraverso la messa su strada di nuove tecnologie come GuardLED, installato presso lo svincolo di Spinea (clicca qui per approfondire).

Proprio della "doppia sicurezza" di GuardLED si è quindi occupato Giulio Toffolo, di RoadLink, che si è soffermato, tra l'altro, sulla problematica dell'inquinamento luminoso e sui modi per risolverla. In attesa di un decreto nazionale ad hoc (al momento le iniziative sono a livello regionale), può fare già molto l'innovazione con soluzioni come GuardLED, il rivestimento per barriere in poliuretano (sicurezza passiva) alloggiante stripLED (sicurezza attiva) che i partecipanti hanno anche potuto toccare con mano nel campo prove, a seguito di un test dimostrativo.

A seguire, Irina Mella Burlacu (CEO di RoadLink) e Andrea Pizzardi (CEO di Novowood) si sono concentrati su un modo di trasporto dove ambiente e sicurezza possono dare vita a un laboratorio di innovazione quasi naturale, verrebbe da dire. Stiamo parlando delle infrastrutture ciclabili. Sul fronte innovazione, al proposito, le possibilità sono già notevoli, come attestano le proposte tecnologiche di RoadLink (protezioni per piste ciclabili con integrazione di illuminazione Synergy: stripLED bianco e RGB) e materiche di Novowood (soluzione riciclabile Made in Italy composta da farina di legno, HDPE e additivi).

Obiettivo Smart Work

La seconda sessione del convegno è stata quindi dedicata alla cultura dello "Smart Work", ovvero della gestione innovativa del cantiere. A introdurla e coordinarla Giorgio Mannelli, CEO di astepON e tra gli organizzatori dell'evento, che, partendo da una lunga esperienza nel campo della mitigazione acustica, ha dato vita a un modello di service ad alto valore aggiunto non solo sul piano delle proposte innovative, ma anche e soprattutto delle possibilità di integrazione tra le medesime e di "dialogo" operativo ed efficiente tra tutti gli attori della filiera, dai progettisti alle imprese ai gestori. Mannelli, con il suo team porta dentro l'iniziativa infrastrutturale nel settore Road&Rail il valore aggiunto del network e della customizzazione, come prova la vetrina di proposte di Tender Marketing (che accompagna cioè le esigenze che emergono nell'intero processo di gara) del sito web aziendale.

Dopo di lui Tiziana Bastianello, direttore tecnico di PAT Progettazione Ambiente e Tecnologie, ha proseguito il discorso entrando nel vivo della questione della gestione intelligente del cantiere attraverso, per esempio, l'impiego di barriere mobili debitamente testate: è il caso, questo, di Paesi quali Germania o Austria, ma non ancora dell'Italia dove la separazione tra i flussi veicolari da transito e da cantiere potrebbe essere sviluppabile appieno proprio impiegando dispositivi testati, alcuni dei quali (vedi i MiniGuard, distribuiti da Prealux) sono più che comprovati nelle applicazioni d'uso (evitano, per esempio, il salto di carreggiata). A chiudere gli interventi della sessione, quello di Michele Bianchi, direttore tecnico di Optimares, che ha trattato il tema dello sviluppo sostenibile nei cantieri, illustrando normative (a partire dall'evoluzione dei CAM, i Criteri Ambientali Minimi), protocolli (come Envision) e buone pratiche green. 

Sicurezza e ambiente

La terza sessione del convegno, dedicata ai temi della sicurezza stradale e della tutela ambientale, è andata in scena l'11 settembre, introdotta dall'intervento di un ospite internazionale, David De Saedeleer, CEO dell'innovativa azienda belga Desami, che ha presentato il progetto di barriera bordo ponte di nuova concezione denominata DOLRE. Dopo di lui è intervenuto Stefano Calamani, CEO di Aisico, che ha illustrato il panorama attuale delle normative di test, nonché l'iter di qualità che accompagna il prodotto dalla fabbrica al campo prove, fino ai siti d'opera. Su questo "link" cruciale tra area di prova (e Marcatura CE) e situazione reale si è quindi soffermata Ottavia Calamani, sempre Aisico, nel suo intervento dedicato a "Regole e pratiche per una corretta installazione". Sotto i riflettori, l'aspetto determinante dell'interazione palo-terreno e l'evoluzione di procedure e strumenti in grado di contribuire ad aumentare gli standard di sicurezza in diversi specifici contesti di applicazione.

A seguire, gli interventi di tre specialiste dell'Anas, Patrizia Bellucci e Laura Peruzzi, Ricerca e Sviluppo, e Raffaella Grecco, Sicurezza Stradale. I primi due interventi hanno fornito ai partecipanti alcuni dettagli inediti sull'approccio innovativo di Anas al mondo delle barriere antirumore (ne riparleremo), il terzo si è focalizzato sul tema delle barriere integrate sicurezza-antirumore. In chiusura, Matteo Possi, di Vita International, ha raccontato un altro prodotto dai molti vantaggi, questa volta anche sul piano della vita utile, ovvero le barriere in legno e acciaio Corten prodotte dall'azienda organizzatrice.

https://www.visionesicurezza.it/

 

Il resoconto ampliato dedicato agli interventi del convegno verrà pubblicato su leStrade Settembre 2020, di imminente edizione.