GuardLED, una nuova luce per strade sempre più sicure [Video, Gallery]Prima applicazione italiana su CAV, il DT Fusco: "Soluzione ideale su svincoli e cavalcavia"




Sabato Fusco è il direttore tecnico di CAV, Concessioni Autostradali Venete, la società autostradale presieduta da Luisa Serato e guidata dal CEO Ugo Dibennardo che da tempo sta lavorando molto sul miglioramento continuo degli standard innovativi e ambientali dell’infrastruttura in gestione (Passante e Tangenziale di Mestre).

Poche settimane prima della chiusura del numero di giugno della rivista leStrade, in pubblicazione, in prossimità dello svincolo di Spinea del Passante, CAV ha installato, sotto la supervisione dello stesso ingegner Fusco, un tratto sperimentale di GuardLED, il rivestimento in poliuretano con alloggiamento per strisce di LED (o altri apparati) che sta già suscitando più di un apprezzamento nel settore. La soluzione è stata ideata e sviluppata da RoadLink, in collaborazione con Fasipol. Ha anche un sito web dedicato (clicca qui per navigarvi), altre info sono rintracciabili sul sito del service astepON (a questo link), di cui RoadLink, con Vita International, è main partner.

(descrizione)"I primi test di luminanza che abbiamo eseguito - ha spiegato l'Ingegner Sabato Fusco (foto) a leStrade - ci hanno lasciato molto soddisfatti, i valori di lumen corrispondono a quanto previsto dalle normative. Dal nostro punto di vista, un dato di grande interesse, in prospettiva, è che questa tecnologia permette di illuminare ottimamente le corsie, consentendoci così di non dover ricorrere ai pali. Questo è ideale in prossimità di uno svincolo, come a Spinea, ma anche sui cavalcavia: si eviterebbe infatti qualsiasi elemento incombente sulla carreggiata".

Lumen nella norma, così come i livelli di sicurezza passiva, dato che il modello rivestimento+barriera del Passante è già crashato e certificato. "A Spinea abbiamo due corsie - ha aggiunto Fusco -, quindi abbiamo optato per installare le strip LED su entrambi i lati della carreggiata, in modo tale che, in qualsiasi caso, l'illuminazione davanti al veicolo in transito sia sempre garantita. Ma nei casi di rampe a una sola corsia monodirezionale, naturalmente, basterebbe illuminare anche un lato solo".

Foto Gallery: la prima volta di GuardLED di notte e di giorno

 

CAV, oltre ad apprezzare l’innovazione, la sta anche studiando nelle sue prospettive di sviluppo a livello più ampio, sia sulla propria rete sia su altre tipologie di network: sono già stati avviati, a questo proposito, incontri di approfondimento con l'ufficio ispettivo territoriale di Bologna del MIT, finalizzati ad analizzare il suo impiego in diversi contesti, soprattutto in virtù delle potenzialità, date dalla presenza dell’alloggiamento per cavi impiantistici: "Oltre a essere molto valida dal punto di vista illuminotecnico - ha spiegato il DT di CAV -, GuardLED ha un'ottima dimmerabilità, è agevolmente manovrabile. In più, il suo cavedio consentirebbe grandi vantaggi a quei gestori che intendano implementare le proprie dotazioni in chiave Smart Road senza dover necessariamente ricorrere a opere più invasive sul corpo dell’infrastruttura. Le nostre tratte sono interamente cablate in fibra ottica e non abbiamo questa necessità, penso però a grandi reti extraurbane che potrebbero trarre benefici significativi da una soluzione come questa".

In seno a CAV sono allo studio ipotesi di trasformazione di luoghi dell’infrastruttura attualmente molto fitti di elementi energivori, proprio introducendo tecnologie agili e innovative come quella testata. "In prossimità dell'intersezione tra la Tangenziale di Mestre e l’Aeroporto Marco Polo, per esempio, vi è un nodo viario complesso dove abbiamo ben 53 torri faro e dove potremmo pensare di attuare delle migliorie in chiave tecnologica e anche ambientale", ha aggiunto Fusco.

La nota green non è trascurabile nel vocabolario di un gestore che, da anni, punta forte sull’ambiente, come prova anche il progetto del Passante Verde. E green, come abbiamo visto, è anche la luce di GuardLED, un "paladino" contro l’inquinamento luminoso. "Un altro punto positivo è poi dato dal rivestimento, che tutela e protegge ulteriormente la barriera dagli agenti atmosferici, aumentandone la vita utile. Dal punto di vista manutentivo, infine, non vedo nessuna controindicazione".

Ultime note, sull'impiego: GuardLED può essere installato contestualmente a una nuova barriera, ma anche su guard-rail già esistenti, in quest'ultimo caso il nodo è la certificazione. "Ma ci si può lavorare - ha chiosato Fusco - studiando tutti insieme i progetti e attivando forme di coordinamento con gli operatori".

Sul numero di leStrade 6/2020, di imminente pubblicazione, pubblicheremo un servizio speciale dedicato a GuardLED, ai suoi artefici e ai suoi utilizzatori.