Torino, accordo di ricerca per studiare le prestazioni strutturali residueDal cantiere di corso Grosseto il la a un'iniziativa unica a cui partecipano enti pubblici e privati




Il 18 dicembre scorso è stato sottoscritto un accordo quadro di ricerca tra enti pubblici e soggetti privati per lo svolgimento di una campagna di indagini sperimentali e di ricerca teorica finalizzate alla valutazione delle prestazioni delle strutture del viadotto di corso Grosseto a Torino.

Il progetto trova origine nell’ambito dei lavori di realizzazione della nuova infrastruttura di collegamento ferroviario tra la Città di Torino, l’aeroporto di Caselle e le valli di Lanzo - attualmente in corso di realizzazione da parte dell’ATI Itinera SpA-CM. Soc. Coop. per conto di SCR Piemonte SpA, Società di Committenza della Regione Piemonte - nel cui progetto è prevista la demolizione del cavalcavia in oggetto (sull'intervento si veda anche “L'infrastruttura che riqualifica”, leStrade 11/2018, sezione Ferrovie).

(descrizione)I soggetti sottoscrittori dell’accordo sono la Lombardi Ingegneria Srl, il Politecnico di Milano (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale), il Politecnico di Torino (Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica), la Torino Nuova Economia SpA, la Regione Piemonte (Assessorato ai Trasporti, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Difesa del suolo), la SCR Piemonte SpA, l’ATI Itinera SpA-CMB Soc. Coop., l’ATI Despe SpA-Perino Piero Srl, la Città di Torino (Divisione Infrastrutture e Mobilità - Servizio Ponti, Vie d’Acqua ed Infrastrutture), la Città Metropolitana di Torino (Area Lavori Pubblici) e lo Studio Ing. Luigi Quaranta.

La demolizione del viadotto di corso Grosseto a Torino, giunto quasi al termine della sua “vita utile” di circa 50 anni, costituisce infatti una significativa opportunità per un importante progetto di ricerca applicata, basato su una vasta campagna di indagini sperimentali finalizzate all’acquisizione di una grande mole di dati - adatta quindi a elaborazioni di tipo statistico - relativamente alle prestazioni residue di ponti esistenti in c.a. e c.a.p. ed esposti nel tempo all’azione di agenti aggressivi di diversa natura.

leStrade tornerà a raccontare approfondire fin dai prossimi numeri, le premesse, l'attività e l'evoluzione di questa benemerita iniziativa finalizzata a fornire informazioni più che utili a tutto il settore delle opere pubbliche.