TELT: impianto di trattamento materiali di scavo del CO11

TELT ha scelto di organizzare in due cantieri operativi, uno in Francia (CO11) e uno in Italia (CO10), la gestione dei materiali di scavo estratti durante la costruzione del tunnel di base del Moncenisio. Lavorando in sinergia, i due cantieri consentono una gestione trasversale e quindi più efficiente dei materiali, massimizzando l'obiettivo di economia circolare dell'opera.
Attuare l'economia circolare della Torino-Lione
I cantieri operativi CO10 e CO11, dedicati alla gestione e al recupero di tutte le rocce provenienti dallo scavo della galleria, rappresentano un approccio innovativo alla realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto, conciliando economia circolare, riduzione dell'inquinamento e protezione dell'ambiente.
Il CO11 deve gestire e valorizzare i 23 milioni di tonnellate di materiali scavati sul lato francese del tunnel di base e darà lavoro a oltre 300 persone nel periodo di massima attività.
Più della metà di questi materiali sarà utilizzata direttamente nei cantieri della linea ferroviaria Torino-Lione. Servirà, in particolare, a produrre aggregati destinati alla fabbricazione del calcestruzzo necessario per le strutture della galleria o alla costruzione dei rilevati ferroviari,
nonché della piattaforma della nuova stazione di Saint-Jean-de-Maurienne e di altre opere
all'aperto. Questa strategia consente di limitare il ricorso ad aggregati provenienti da cave esterne, di ridurre il deposito di materiali in eccesso e quindi l'impronta di carbonio complessiva dell’opera. I materiali di scavo non riutilizzabili vengono spostati principalmente tramite nastri trasportatori verso depositi temporanei o definitivi all'interno del progetto. Questi depositi saranno oggetto di programmi di rinaturalizzazione, inerbimento e piantumazione di alberi utilizzando un mix di terriccio, materiali di scavo e compost. L’intero processo è sottoposto a rigorosi controlli ambientali. Il materiale di scavo non riutilizzato verrà movimentato principalmente tramite ferrovia e contribuirà al ripristino di cave.
l sito di Illaz
L'impianto di trattamento dei materiali di Illaz, nel comune di Saint-Julien-Montdenis, è un
elemento chiave di questo cantiere: qui verrà smistata, trattata e trasformata una parte dei
materiali estratti dai cantieri del tunnel di base.
I materiali vengono spostati attraverso una rete di nastri trasportatori elettrici concepita ad hoc la cui costruzione è in fase di completamento. Si tratta di un sistema di oltre cinque chilometri di nastri che collegano i diversi siti di gestione dei materiali e consentono di evitare l'utilizzo di oltre 700.000 camion che sarebbero stati necessari per questo trasporto. Questo contribuisce a ridurre l'inquinamento acustico e ridurre drasticamente le emissioni di CO₂.
L'impianto funziona dalle 7:00 alle 20:00 nei giorni feriali, è altamente automatizzato, con
controllo remoto e monitoraggio continuo dei processi. È inoltre progettato per limitare al
massimo il rumore e l'eventuale inquinamento verso l'esterno. Gli inerti così prodotti vengono
poi riportati in galleria sempre sui nastri trasportatori.
Maurizio Bufalini, direttore generale di TELT
«Il nostro impegno è quello di costruire un'infrastruttura sostenibile al servizio dei territori e
dell'Europa, prestando particolare attenzione alla tutela dell'ambiente durante i lavori. Per questo, fin dalla fase progettuale abbiamo chiesto alle nostre aziende di studiare i progetti più efficienti in materia di economia circolare e abbiamo deciso di privilegiare soluzioni innovative. In Maurienne grazie al sistema di nastri trasportatori evitiamo il passaggio di oltre 700.000 camion. Guardando all’intera sezione transfrontaliera questa strategia di riutilizzo vale la riduzione del 75% delle emissioni per la componente trasporto, rispetto ad un progetto tradizionale».
Philippe CHAVENT, direttore generale della divisione Reti Francia di VINCI Construction
«È con grande orgoglio che inauguriamo il primo impianto di trattamento dei materiali della linea ferroviaria Torino-Lione. Il 50% dei 23 milioni di tonnellate di materiali provenienti dallo scavo del tunnel di base sarà riutilizzato direttamente nei cantieri, grazie all'impegno dei nostri team e dei nostri partner. Questo approccio di economia circolare consente di ridurre notevolmente l'impatto ambientale del progetto e incarna la nostra volontà di realizzare un cantiere esemplare al servizio di tutti».
Didier PETETIN, direttore generale delegato di VICAT
«Valorizzare le risorse locali è il nostro mestiere e la nostra responsabilità. Siamo orgogliosi di
contribuire a questo progetto strutturale, mettendo in campo la nostra esperienza e le tecnologie più recenti per garantire la qualità dei materiali prodotti e ridurre al minimo il loro impatto ambientale. L'economia circolare, l'innovazione e il radicamento locale sono al centro del nostro impegno».