Tutte le strade del Muvias, il Museo Virtuale AnasAnche gli articoli storici di leStrade nella "permanente" online




di Ottavia E.Molteni

L’evoluzione del sistema delle strade e delle infrastrutture di trasporto, osservata in parallelo con lo sviluppo del paese Italia nelle diverse fasi storiche attraversate, costituisce l’ossatura concettuale del progetto Muvias, il Museo Virtuale di Anas inaugurato in questo 2018 in concomitanza con i festeggiamenti per i novant’anni di attività dell’azienda delle strade per eccellenza.

Si tratta di uno spazio immateriale dove il passato si confonde con il presente in una narrazione continua, proseguendo sul cammino senza dimenticare, naturalmente, da dove si è partiti, nella piena consapevolezza del tracciato seguito. Perché la strada, prima che un luogo fisico, è metafora esperienziale.

Il Muvias, che ha debuttato in rete nell’aprile scorso, propone materiali di proprietà non solo dell’azienda, ma anche di operatori pubblici e privati. Tra cui anche la nostra testata. Sempre nella direzione di restituire una fotografia il più possibile nitida e dettagliata dell’Italia in viaggio sulla via della crescita economica e sociale, infatti, il CNR ITABC (l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali) ha sottoscritto un accordo di collaborazione proprio con la nostra rivista leStrade.

Collaborazione che ha fatto sì che documenti d’archivio, testimonianze fotografiche e testi integrali prodotti dal magazine, in particolare nella fase aurorale della sua storia, fossero inseriti tra i materiali raccolti sul sito web permanente del Muvias (clicca qui per raggiungerlo) e messi dunque a disposizione degli appassionati navigatori.

Sfoglia la Gallery: un assaggio di Muvias

 

Dal “pannello” virtuale dedicato al tema della rete stradale dopo l'Unità d'Italia, per esempio, i navigatori possono scaricare due articoli storici che abbiamo riproposto, tra l'altro, nel nostro percorso di avvicinamento ai 120 anni iniziato nel 2017. Il primo è il programma editoriale del primo numero di leStrade, scritto dal suo fondatore, ingegner Massimo Tedeschi e incentrato sul concetto per il quale “tutto quanto può tendere a migliorare le strade” (si veda anche l'articolo dal titolo omonimo su leStrade 1-2/2017, leStrade nella Storia, clicca qui per scaricarlo).

Il secondo, invece, è firmato dall'ingegner Emilio Gola, fondatore della Ing. Emilio Gola & C. di Milano, di fatto l'azienda che portò in Italia la cilindratura, ovvero la progenitrice dell'odierna compattazione. È proprio Gola che sul numero di aprile 1900 di leStrade (si veda la nostra riproposizione in leStrade 3/2017, leStrade nella Storia, clicca qui per scaricarlo) illustra al lettore le “armi” per vincere la lotta contro polvere e fango: spazzatrici trainate da cavalli dotate di spazzole cilindriche capaci di pulire alla perfezione anche i marciapiedi, oppure sfangatrici cosiddette “multiple”.

Continua a leggere l'articolo su leStrade 12/2018, Numero Monografico Strade d'Italia realizzato in collaborazione con Anas