Manutenzioni, via a nuova partnership per il fibrorinforzo delle opere d'arteFibre Net con AstepON per diffondere soluzioni funzionali a migliorare la sicurezza di ponti e gallerie




Dalla ricerca all'applicazione. È la strada di chi genera innovazione. Guardando al settore delle infrastrutture e, in particolare, a un ambito sempre più curato dai gestori delle nostre reti viarie come quello della manutenzione e dei ripristini di opere d'arte, un "caso scuola" è quello descritto da Enrico Zanello, ingegnere di Fibre Net, sul sito web corporate dell'azienda friulana.

 

Si tratta di un player dall'esperienza ultraventennale specializzato nello sviluppo (e applicazione) di soluzioni avazate di fibrorinforozo, al servizio della messa in sicurezza di ponti ma anche gallerie, che recentemente è entrato a far parte del network dei Main Partner di AstepON, realtà di cui ci siamo già occupati altre volte (si veda per esempio la copertina di leStrade Ottobre 2021) dedita alla promozione dell'innovazione nel campo della sicurezza stradale, della sostenibilità ambientale e, per l'appunto, della manutenzione in funzione della durabilità e sicurezza delle opere (vai alla pagina Fibre Net sul sito web AstepON).

 

(descrizione)

 

Il caso scuola citato si riferisce, nel dettaglio,all’impiego di materiali compositi in fibra di carbonio per la riparazione di travi e altri ripristini riguardanti due importanti viadotti della rete Anas (Gruppo FS Italiane) in Basilicata.

 

Entrambi gli interventi, rispettivamente sul Viadotto Cammardà (Raccordo Autostradale 05 Sicignano-Potenza) e Viadotti Gallamara e Cornutello (SS 92) a Sant’Arcangelo (Potenza), sono stati effettuati nel 2019 con soluzioni tecniche Fibre Net dal RTI composto da Peluso Costruzioni Srl, Pel Car Srl, Gielle Costruzioni e Restauro Soc. Coop Giugliano Costruzioni Metalliche Srl

 

In questa sede ci occuperemo sinteticamente del primo, utlizzando come fonti i siti web delle aziende citate, Fibre Net (clicca qui) e AstepON (clicca qui), rimandando una trattazione più ampia a un prossimo numero di leStrade.  

 

Viadotto Cammardà: rinforzo a taglio

 

Si tratta di un impalcato costituito da travi precompresse articolate in una serie di campate scandite da pile di differente conformazione. Su ogni pila appoggiano 3 travi con sezione a T rovesciata. In alcune campate si è resa necessaria la riparazione delle travi precompresse a sezione variabile poste all’esterno dell’asse stradale, ovvero le travi di bordo. In particolare l’intervento è consistito nel solo rinforzo a taglio delle travi, in modo tale da incrementarne - nota Zanello - le caratteristiche strutturali.

 

L’intervento di rinforzo eseguito è consistito nella posa di fasciature in fibra di carbonio CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer) a intervalli regolari (interasse 40/45 cm) e andamento verticale per l’intera superficie di sviluppo delle travi e per un totale di circa 1000 m2 di tessuto.

 

Il Sistema Betontex-Epoxy è stato impiegato per le porzioni di travi in prossimità delle pile di appoggio e per un’estensione di circa 400-450 cm da entrambe le parti rispetto all’appoggio. Le fasciature in tessuto unidirezionale in carbonio, larghe 30 cm, sono state posizionate in singolo strato e hanno avvolto ogni trave a T rovesciata per l’intera superficie di sviluppo. La posa è stata eseguita secondo il ciclo di applicazione prestabilito dal sistema, ovvero con un primo strato di primer epossidico e uno strato successivo di resina tixotropica di impregnazione.

 

Per contrastare la “spinta a vuoto” che si genera nel rinforzo e che potrebbe portare

al distacco dello stesso dalla trave, si sono utilizzati elementi di connessione in FRP (Fiber Reinforced Polymer) denominati fiocchi. Questi connettori, “sfioccati” in cantiere, sono stati posati

a intervalli regolari e in asse con la larghezza di ciascuna fasciatura, in corrispondenza del

cambio di sezione, consentendo così un’adeguata e corretta adesione del tessuto alla

trave e dunque assolvendo nel modo migliore alla funzione di rinforzo richiesto.