Lunedì 15, a Torino, per la mobilità del futuro

Lunedì 15 dicembre, presso l’Heritage Hub di Mirafiori a Torino, si terrà l’evento conclusivo del progetto CO-SMART, promosso dalle università italiane coinvolte nello Spoke 11 – Innovative Materials and Lightweighting del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), finanziato dal PNRR – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”.

La giornata, dal titolo “Ricerca e Industria per la Mobilità del Futuro”, sarà dedicata alla presentazione dei risultati del progetto, con il coinvolgimento di ricercatori, imprese e rappresentanti delle istituzioni. È stato invitato ad intervenire il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Sarà un’occasione per condividere i traguardi raggiunti nella ricerca applicata ai materiali innovativi e sostenibili per il settore automobilistico, grazie al dialogo costante tra università, centri di ricerca e imprese”, spiega la prof.ssa Maurizia Seggiani, coordinatrice del progetto CO-SMART e docente dell’Università di Pisa. “L’Italia ha le competenze per guidare la transizione verso una mobilità più efficiente e rispettosa dell’ambiente. Occasioni come questa servono a consolidare una visione strategica comune”, aggiunge la prof.ssa Lorella Ceschini, responsabile dello Spoke 11 e docente dell’Università di Bologna.

L’evento si aprirà alle 9:30 con i saluti istituzionali, cui seguiranno gli interventi dei partner accademici e industriali del progetto, tra cui CRF-Stellantis, A2A E-Mobility, Gruppo Hera, CNR, Università La Sapienza di Roma, Università Politecnica delle Marche e Politecnico di Bari. Nel pomeriggio, dalle ore 14:00, si terrà una tavola rotonda dedicata alle sfide future per la ricerca nel campo della mobilità sostenibile, che coinvolgerà esponenti del mondo produttivo e della ricerca. A seguire, una visita guidata all’Heritage Hub, alla scoperta della storia dei grandi marchi dell’automobilismo italiano.

L’iniziativa rientra nelle attività di disseminazione e trasferimento tecnologico del programma MOST, che coinvolge 24 università, il CNR, 24 grandi imprese e più di 1.200 ricercatori, per un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro.