Infrastrutture: l’Ocse sceglie l’approccio sviluppato dal Mims




Particolarmente apprezzato è stato il processo innovativo introdotto dal Mims per la valutazione dei progetti riguardanti le nuove opere pubbliche da realizzare in coerenza con le buone pratiche dell’OCSE, i principi del G20 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, nonché con la direttiva del Presidente del Consiglio al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess), per la valutazione degli investimenti pubblici secondo indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

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Il nuovo modello del Mims è stato presentato in dettaglio dal Coordinatore dell’Unità di Missione sul Pnrr, Davide Ciferri, intervenuto alla riunione annuale del network OCSE “Senior Experts on Infrastructure and PPPs”. In particolare, Ciferri ha illustrato - con slide dal titolo "Towards a new framework for sustainable infrastructure assessment" le linee guida per l’elaborazione dei documenti di valutazione ex-ante delle opere pubbliche, incluse quelle relative al nuovo Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (Pfte) per gli interventi inseriti nel Pnrr, e le linee guida operative per la valutazione dei progetti in ambito ferroviario, stradale e per il settore idrico, di recente approvazione. Questi documenti contengono i criteri da adottare per la valutazione economico-finanziaria dei progetti, confermando l’importanza dell’analisi costi/benefici, espandendola anche alla valutazione dell’impatto ambientale, soprattutto in termini di emissioni di gas climalteranti. Per la prima volta, nelle linee guida sono stati inclusi anche elementi di studio degli impatti ambientali (seguendo il principio “do not significant harm”), sociali, istituzionali e di governance, come, ad esempio, la qualificazione delle stazioni appaltanti.