Liebherr International Construction

Come sta andando il 2025

Siamo stati al Liebherr International Construction Press Tour 2025. Quest’anno è andato in scena a Telfs, in Austria, nel quadro dello storico stabilimento che costruisce i dozer dal 1976, ma anche i caricatori cingolati, i pipelayers e i sollevatori telescopici (molti a marchio Claas). L’evento si è aperto con la consueta conferenza stampa annuale, occasione per fare il punto sull’andamento del gruppo.

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Mercato difficile, ma non drammatico

Il messaggio che arriva dalla conferenza è chiaro: il momento è “complesso ma non drammatico”.
Il gruppo ha mantenuto una stabilità invidiabile negli ultimi dieci anni, ma la contrazione generale del mercato delle costruzioni si fa sentire. Guardando ai primi 6 mesi del 2025 il calo delle vendite di macchine movimento terra è del 10%, mentre quello delle material handling è più forte. A compensare nella divisione construction ci pensano le gru a torre e le macchine da perforazione, ma a dare grande respiro al gruppo sono le gru “marittime” o portuali e l’aerospace. Liebherr resta quindi molto solida grazie alla sua ampia diversificazione, ma il calo della domanda – specialmente nel comparto material handling, legato alla minore movimentazione dei rottami metallici, anche per il rallentamento dell’industria automotive – pesa. Molti clienti rimandano gli investimenti, mentre l’incertezza generata dalle tariffe USA rallenta ulteriormente i flussi commerciali. Tuttavia, l’azienda prevede un rapido rimbalzo non appena la situazione geopolitica si stabilizzerà. Tenete conto che nel solo 2024 la divisione Earth Moving e Material Handling ha fatturato 3.350 milioni di euro e ne ha investiti 300; il tutto con un organico di 9.430 dipendenti su un totale di 55.000 per l’intero Gruppo.

(descrizione) Innovazione “a mente aperta”

In un mercato in contrazione, la carta vincente è la tecnologia. Liebherr mantiene un approccio “technology open”, aperto a diverse soluzioni per la transizione energetica. Le operazioni autonome sono ormai realtà: le prime macchine completamente automatizzate sono già in test presso clienti selezionati, e la produzione di serie è attesa entro un paio d’anni. Parallelamente, la ricerca sui motori a combustione alimentati a idrogeno prosegue, affiancando i modelli elettrici a batteria, oggi richiesti soprattutto nei Paesi Bassi e in Norvegia.

Stabilità e visione di lungo periodo

In un settore che cambia rapidamente, Liebherr punta su continuità e investimenti. L’obiettivo non è solo reagire al mercato, ma guidarlo con soluzioni tecnologiche che mantengano alto il valore delle macchine nel tempo. Dai dozer di Telfs ai sistemi digitali per la manutenzione, tutto racconta una stessa filosofia: innovare restando solidi. E se il 2025 sarà un anno “challenging”, a Telfs si lavora già pensando al futuro, con la determinazione di chi costruisce non solo macchine, ma continuità industriale. Visto che siamo proprio nello stabilimento dei dozer, cogliamo l’occasione per ricordare che è stato fondato nel 1976, oggi conta circa 850 dipendenti e una superficie produttiva di 180.000 metri quadrati. Qui prendono forma macchine che hanno fatto la storia del marchio, come i dozer e i caricatori cingolati, un segmento in cui solo pochissimi costruttori al mondo continuano a investire.
Accanto a loro, i pipelayers – tornati di attualità grazie ai progetti legati al trasporto energetico – e i sollevatori telescopici, prodotti sia in versione “gialla” per Liebherr, sia “verde” per Claas, partner del gruppo per le applicazioni agricole.

Digitalizzazione e nuove interfacce

Il cantiere del futuro è digitale, automatizzato, collegato in rete e, ove opportuno, autonomo. Liebherr sta portando avanti con slancio questo sviluppo avvalendosi di software intelligenti, delle funzioni di assistenza e autonomia supportate dall’intelligenza artificiale e dell’innovativa tecnologia di controllo remoto per le sue macchine da costruzione, le gru e le attrezzature minerarie. Sempre con l’obiettivo di rendere il lavoro nei cantieri e nelle miniere più sicuro, efficiente e redditizio. Vi parleremo presto del sistema di controllo remoto LiReCon e delle macchine da costruzione autonome di Liebherr, ma anche di strumenti come My Maintenance e Liebherr Performance aiutano le aziende a programmare la manutenzione, monitorare i consumi e ridurre i fermi macchina. Sul fronte della formazione, cresce la domanda di simulatori che riproducono fedelmente le cabine delle macchine reali, un aiuto prezioso per preparare operatori a tecnologie sempre più sofisticate. In cabina, l’evoluzione passa anche dall’interfaccia: il sistema Intusi semplifica l’esperienza dell’operatore mostrando solo le informazioni utili per ogni fase di lavoro, aumentando comfort e sicurezza.

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