Insegne d'esercizio: l'impegno di AIFIL per pratiche autorizzative più snelleL'evoluzione della Riforma Madia spiegata dall'Associazione Italiana Fabbricanti Insegne Luminose




Semplificare le procedure per l’autorizzazione di insegne d’esercizio: è l'impegno preciso di AIFIL (Associazione Italiana Fabbricanti Insegne Luminose), che negli ultimi anni ha dato diversi buoni frutti. La legge n. 241 del 1990 stabilisce infatti, in via generale, che il procedimento amministrativo, che inizia su richiesta del privato, deve concludersi entro 30 giorni. Le leggi che regolano specifici procedimenti possono prevedere termini diversi, comunque non superiori a 90 giorni.

La riforma della Pubblica Amministrazione Madia - Legge Delega n. 124/2015 all’art. 17 bis prevede la formazione del silenzio assenso anche nel caso in cui vengano coinvolte altre amministrazioni pubbliche finalizzate alla tutela del patrimonio culturale o paesaggistico che andrebbe a supportare quello già configurato dall’art. 20 della legge n. 241 del 1990.

Ma illustriamo più nel dettaglio le novità introdotte dalla Riforma Madia, rese possibile anche in virtù del lavoro di AIFIL. Anzitutto, spiegano dall'associazione, occorre premettere che si intende per insegna di esercizio la scritta in caratteri alfanumerici, completata eventualmente da simboli e da marchi, realizzata e supportata con materiali di qualsiasi natura, installata nella sede dell’attività a cui si riferisce o nelle pertinenze accessorie alla stessa (art. 47 D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 attuativo del codice della strada).

Al fine di superare le criticità connesse alla presentazione di autorizzazioni ad enti diversi e di uniformare la tempistica per il rilascio delle stesse, la cosiddetta Riforma Madia, legge n. 124 del 7 agosto 2015 e i relativi decreti attuativi, hanno definito una modalità più snella per effettuare le istanze, un unico interlocutore pubblico e tempi certi per la conclusione dei procedimenti. 

Tali provvedimenti hanno introdotto senza dubbio importanti novità che impattano in modo significativo anche sull’attività di installazione di insegne d’esercizio. In base al nuovo regime, infatti, per installare un’insegna luminosa di esercizio è sempre indispensabile il rilascio dell’autorizzazione espressa da parte dell’amministrazione. 

Pertanto, alla presentazione dell’istanza di autorizzazione, il SUAP competente rilascerà una ricevuta, che costituisce comunicazione di avvio del procedimento.  In particolare, per le istanze di autorizzazione la ricevuta conterrà:

  • l’oggetto del procedimento promosso;
  • l’ufficio e la persona responsabile del procedimento;
  • la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia  dell'amministrazione;
  • l’ufficio in cui si può prendere visione degli atti. 

Una volta presentata la domanda al SUAP, quest’ultimo si attiverà per convocare entro 5 giorni la Conferenza di servizi al fine di acquisire le autorizzazioni necessarie da parte degli altri enti eventualmente coinvolti entro 40 giorni. Decorso tale termine, lo Sportello unico comunicherà l’esito della procedura all’interessato. 

In sostanza, secondo la nuova disciplina la Conferenza di servizi si conclude in 45 giorni (o 90 giorni nei casi di decisioni complesse in cui sono coinvolte le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute dei cittadini) e si considera acquisito l’assenso delle amministrazioni che non si sono espresse nel termine previsto.

Alla luce delle considerazioni sopra richiamate, si può ben comprendere come le nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo abbiano lo scopo di assicurare tempi certi e veloci di conclusione delle procedure, interfacciandosi con un unico ente tramite lo sportello unico. Peraltro, è opportuno sottolineare che il termine entro cui le PA locali dovevano adeguarsi alla nuova normativa era il 1 gennaio 2017. La presentazione dell’istanza di autorizzazione deve poter essere eseguita dalla data di comunicazione di inizio lavori presentata dal titolare dell’attività commerciale e non dalla data di presentazione della Scia commerciale per l’apertura dell’attività.

Questo comporterebbe una rilevante diminuzione dell’abusivismo, in quanto i tempi consentirebbero di rilasciare le Determinazioni Dirigenziali già dalla data di comunicazione di inizio attività da parte dell’esercente. L’insegna d’esercizio sarebbe installata prima dell’inaugurazione del Punto Vendita con regolare autorizzazione.

"Riteniamo - concludono da AIFIL - sia un grosso passo avanti per eliminare abusivismo, incertezza e lavorare tutti, uffici comunali, operatori del settore, commercianti, con massima trasparenza e velocità".

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