Infrastrutture in rete: è online il nuovo sito web di leStradeSemplicità di fruizione e networking: così la divulgazione tecnica si rinnova sul web




Fabrizio Apostolo, direttore editoriale leStrade

Siamo online. Con un nuovo prodotto digital che andrà a integrarsi sempre di più con le altre testate digitali del nostro gruppo editoriale, la casa editrice La Fiaccola, impegnata in un rinnovamento della sua grande piattaforma web che è molto più di un restyling. Ne partecipa, tra gli altri, proprio la nostra rivista leStrade, antica e insieme modernissima. Lo scorso anno, infatti, la testata dediata alle infrastrutture di trasporto ha compiuto i 120 anni di storia, 43.800 giorni intensamente trascorsi con lo sguardo rivolto non solo verso il passato (l'esperienza) o il presente (la cronaca infrastrutturale), ma anche e soprattutto verso il futuro (la proposta, il progetto, l'idea...).

(descrizione)Il nostro nuovo sito nasce ottimizzato per tablet e smartphone e si caratterizza per un fattore su tutti: la semplicità, l'immediatezza di fruizione. Intende collezionare (notizie utili) e documentare, raccontare e indirizzare, mostrare e mettere in rete, perché è questa la logica stessa del web. L'obiettivo, non immediato, ma prossimo venturo: diventare un luogo virtuale dove chi si occupa di infrastrutture, materiali o immateriali, abbia il piacere di soffermarsi.

Siamo dunque all'inizio, un nuovo inizio, di un'avventura editoriale che bilancia il web con la carta, che fa crescere l'informazione tempestiva nei pixel, ma allo stesso tempo contribuisce - e già lo sta facendo - a corroborare le idee, gli approfondimenti, i grandi dossier sulle pagine, quelle di un'annata editoriale che ha raggiunto il traguardo del 121° anno.

Sulla nuova webzine di leStrade troverete le notizie, ma anche gli estratti della rivista, ci saranno poi gli sfogliabili, l'agenda e soprattutto i video, i documenti, le gallery fotografiche, i link. Un mondo di strade, ferrovie, aeroporti, gallerie, ponti, gallerie, metropolitane messo in rete, insomma. Con l'obiettivo di gettare qualche goccia di buona, seria e utile divulgazione tecnica in un mare infrastrutturale troppo spesso in tormenta che, soprattutto dopo l'annus horribilis del Morandi, ci corre più che mai l'obbligo di provare a rasserenare