Aperti al traffico i primi 7 km della Pedemontana Veneta [Gallery]La cerimonia si è svolta alla presenza del Vicepremier Matteo Salvini




L'avvio del progetto, di cui è stata inaugurata la tranche iniziale, risale al 2010, quando Luca Zaia, il Governatore della Regione ancora oggi in carica, diede la prima 'bennata'.

Sono stati inaugurati e aperti al traffico i primi 7 km della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Dal 3 giugno scorso i viaggiatori che dall'autostrada si dirigono verso il Bassanese possono accedervi evitando l'attraversamento di Dueville (VI), con un risparmio di tempo non inferiore ai 20 minuti e con evidenti vantaggi a termini ambientali, senza contare quelli recati alla mobilità dei territori liberati, in passato decisamente congestionata.

Foto Gallery: le immagini della cerimonia di inaugurazione

 

La piattaforma relativa al primo tratto della SPV corre in trincea profonda. Due corsie di 3,75 m per senso di marcia, a cui se ne affianca una terza per le emergenze, ritmano l'infrastruttura. Lo spartitraffico centrale ha una larghezza di 3 m.

L'elenco delle opere d'arte portate a termine per vivere la giornata di festa del 3 giugno comprende sottopassi, gallerie, viadotti e tratti in trincea coperta. Sono stati necessari affinché l'intervento potesse integrarsi nel territorio e superare alcuni ostacoli di natura sia fisica (come la presenza del torrente Astico) sia artificiale (ad esempio, la linea ferroviaria Vicenza-Schio).

La cerimonia di inaugurazione della tranche iniziale della Superstrada si è tenuta in corrispondenza del casello di interconnessione tra la SPV e l'A31, nel territorio del comune di Breganze (VI). Il parterre delle autorità ha contato, nell'occasione, sul Vicepremier Matteo Salvini, sul Presidente della concessionaria SPV Spa Domenico Dogliani, sul Commissario dell'Autorità Vigilante per l'infrastruttura Marco Corsini, sul Direttore della Struttura di Progetto Elisabetta Pellegrini, e sul già citato Governatore veneto Zaia. 

Il primo tratto della Pedemontana Veneta, che ha richiesto un investimento di circa 120 milioni di euro, può essere coperto in un lasso di tempo tra i 5 e i 7 minuti. Per percorrerlo, ai mezzi di classe A è chiesto un pedaggio di 1,10 euro, dieci centesimi in più per quelli di classe B, mentre per i veicoli pesanti, ripartiti in tre gruppi, l'importo applicato è di 1,50 euro, 2,40 euro e 2,80 euro.

La messa in esercizio dei 7 km ultimati non era inserita negli accordi contrattuali. È stata disposta dalla concedente, Regione Veneto, per riuscire a valorizzare economicamente in anticipo le risorse pubbliche confluite nell'opera. Anche gli operatori locali hanno spinto fortemente verso un'apertura anticipata.

16 le colonnine SOS installate, quattro a cielo aperto e le restanti in galleria. Un sistema di 37 telecamere, otto delle quali di tipo 'Incident Detection', assicura un servizio di monitoraggio costante. La tratta iniziale della SPV è inoltre dotata di un impianto radio e di due dispositivi meteo.

Occorrerà ora attendere la fine del 2020 per la conclusione degli interventi richiesti dall'opera nel suo complesso, che si interconnetterà con altre due autostrade oltre alla A31 Valdastico (si tratta delle A4 e A27) per collegare le province di Vicenza e Treviso attraversando il distretto industriale di Thiene-Schio, nonché le località di Bassano del Grappa e Treviso Nord.

Una volta ultimata, la SPV unirà Montecchio Maggiore (VI) a Spresiano (TV). Dei 162 km previsti, oltre 94 km dell'arteria sono classificati come viabilità principale e 68 km quale viabilità secondaria. I comuni coinvolti dal progetto sono 114. Il tracciato ne attraversa 36, di cui 22 nella provincia di Vicenza e 14 in quella di Treviso.