Il modello Autobrennero Grande interesse per il sistema di gestione con il Cau e le tecnologie C-ITS




Una delegazione di 52 persone, fra tecnici, docenti e rappresentanti delle istituzioni provenienti dalla Slovenia e, in minima parte anche dalla Croazia, ha chiesto e ottenuto di poter studiare più da vicino quello che può essere definito il modello Autobrennero. La delegazione è stata ospitata nella sede della Società in via Berlino. Innovazioni tecnologiche e future implementazioni delle stesse erano i temi che i professionisti volevano approfondire. Di qui l’interesse per lo sviluppo del sistema di esazione in Autobrennero, che nell’ultimo anno ha puntato con convinzione e ottimi risultati su metodi di pagamento on line anche con modalità c-less. Di qui anche la volontà di visitare la sede del Cau, il centro di controllo, informazione e coordinamento che attraverso numerose articolazioni operative, dalle telecamere agli ausiliari, gestisce h24 le informazioni e coordina gli interventi. Di qui infine la grande attenzione rivolta all’infrastruttura messa in piedi dalla Società per i progetti di guida autonoma e connessa. Un terreno su cui Autostrada del Brennero ha investito in maniera convinta negli ultimi anni, ponendosi anche alla guida di progetti di ricerca internazionali e sviluppando interessanti use case che sono stati illustrati al gruppo di professionisti. 

“Autobrennero – ha affermato Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero – si conferma ancora una volta un laboratorio tecnologico che guarda con determinazione al futuro”. “Siamo orgogliosi – ha aggiunto il presidente Hartmann Reichhalter – di questa visita: ci rivela quanto la nostra arteria sia apprezzata anche all’estero, per la sua storia e i progetti ambiziosi intrapresi nel tempo”. Sperimentare infatti richiede capacità e fermezza. “Percorrere nuove vie – ha spiegato il Direttore Tecnico Generale Carlo Costa – può rappresentare una difficoltà in più nella gestione di un’arteria di primaria importanza come l’A22. Ma costituisce anche l’unico modo per sviluppare nuovi modelli di mobilità”. 

Diverse le realtà di provenienza degli esperti: nella delegazione vi erano membri di Dars (unico gestore autostradale sloveno), del Dri, (compagnia slovena di gestione degli investimenti), del Comune di Lubiana, dei Traffic Institute afferenti alle facoltà universitarie di Lubiana e Zagabria oltre a project designers e Its producer di  numerose aziende private. 

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