IL CDA di ASTM Approvati il bilancio di esercizio, il bilancio consolidato e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario per l'esercizio 2022




Il Consiglio di Amministrazione di ASTM S.p.A. (“ASTM”), leader mondiale nella gestione di reti autostradali e nella progettazione e realizzazione di grandi opere infrastrutturali, ha esaminato e approvato il Bilancio di esercizio, il Bilancio consolidato e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario per l’esercizio 2022.

L’Amministratore delegato Umberto Tosoni ha dichiarato: “La ripresa del traffico lungo la nostra rete e il processo di internazionalizzazione hanno rappresentato le basi dei positivi risultati conseguiti nel 2022. Gli investimenti in crescita testimoniano il nostro impegno ad innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza della nostra rete e a rinnovare tecnologicamente le infrastrutture per offrire ai nostri clienti una migliore esperienza di viaggio. Nel 2023 guardiamo con fiducia al mercato statunitense che, attraverso ASTM North America, dovrà rappresentare il nostro terzo mercato di riferimento". Nel corso del 2022 il Gruppo ASTM ha registrato ricavi totali pari a 3.372,8 milioni di euro, con un incremento di 844 milioni di euro (+33,4%). Tale crescita riflette principalmente la ripresa dei transiti autostradali ed il consolidamento per l’intero esercizio dei risultati operativi dei Gruppi SITAF ed EcoRodovias.

L’EBITDA consolidato raggiunge 1.305,2 milioni di euro in crescita del 60,5%, in ragione sia del consolidamento per l’intero esercizio dei risultati operativi dei Gruppi SITAF ed EcoRodovias, sia delle politiche di efficientamento operativo attuate. Il risultato netto di pertinenza del Gruppo evidenzia un utile di 39,8 milioni di euro, che si confronta con l’utile di 1,2 milioni di euro registrato nel 2021.

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Volume d’affari: 3.372,8 milioni di euro - la ripresa dei ricavi del settore autostradale, unitamente al consolidamento del Gruppo EcoRodovias e del Gruppo SITAF per l’intero esercizio, si sono riflessi sul volume d’affari che - nonostante la flessione della produzione del settore EPC a livello consolidato - evidenza un incremento di circa 844 milioni di euro (+33,4%).

Ricavi netti da pedaggio - Italia: 1.436,1 milioni di euro - la progressiva ripresa dei transiti autostradali si è riflessa sui ricavi netti da pedaggio che evidenziano un incremento di 175,8 milioni di euro (+14%) rispetto all’esercizio 2021; tale variazione è ascrivibile principalmente (i) per 114,4 milioni di euro alla crescita dei volumi di traffico e (ii) per 57,6 milioni di euro alla maggiore contribuzione della controllata SITAF S.p.A. (consolidata nell’esercizio 2021 per i soli 9 mesi dal 1° aprile 2021).

Ricavi netti da pedaggio - Brasile: 635,7 milioni di euro - trattasi dei ricavi netti da pedaggio del Gruppo EcoRodovias, consolidato con il “metodo integrale” a decorrere dal 1° dicembre 2021.

Ricavi settore EPC: 926,1 milioni di euro – evidenziano una flessione a livello consolidato di 77,6 milioni di euro (-7,7%); tale flessione riflette sia il contesto di mercato venutosi a creare a seguito delle difficoltà di approvvigionamento e dell’incremento dei prezzi delle materie prime, dell’energia elettrica e delle altre commodity (cd. “caro materiali”) verificatosi già a partire dal 2020 ed ulteriormente acuito dal conflitto russo-ucraino, sia le difficoltà emerse nella gestione del progetto del ponte Storstroem in Danimarca.4

EBITDA: 1.305,2 milioni di euro, l'EBITDA evidenzia un incremento di 491,9 milioni di euro (+60,5%), principalmente dovuto alla ripresa dei transiti autostradali ed al consolidamento per l’intero esercizio dei risultati operativi dei Gruppi SITAF ed EcoRodovias. Al netto degli oneri Storstroem Bridge, l’EBITDA evidenzierebbe un incremento di circa 674 milioni di euro, attestandosi su un importo pari a circa 1.488 milioni di euro.

Utile (perdita) del periodo di pertinenza del Gruppo: 39,8 milioni di euro5 - la crescita intervenuta nell’EBITDA è stata in parte controbilanciata dagli effetti negativi riconducibili (i) ai maggiori ammortamenti e accantonamenti sia nel settore autostradale che nel settore EPC e (ii) alla gestione finanziaria ed in particolare ai maggiori oneri finanziari riconducibili sia agli effetti del cambio di perimetro (consolidamento di SITAF e di EcoRodovias) sia al maggior debito riveniente dall’OPA promossa nel precedente esercizio da NAF 2 su ASTM, incorporato da quest’ultima a seguito della fusione di NAF 2 in ASTM. Tale risultato, depurato degli oneri Storstroem Bridge, risulterebbe pari a circa 220 milioni di euro.

Investimenti corpo autostradale (Italia): 846,6 milioni di euro - gli investimenti sul corpo autostradale realizzati in Italia nell’esercizio 2022 evidenziano una crescita pari a circa il 45,1%6 rispetto all’esercizio 2021, che riflette la ripresa dell’attività post-pandemia a conferma del costante impegno del gruppo a garantire elevati standard di sicurezza sulla rete gestita.

Investimenti corpo autostradale (Brasile): 457,5 milioni di euro7 - l’ammontare degli investimenti sul corpo autostradale realizzati in Brasile nell’esercizio 2022 riflette l’avanzamento del significativo programma di lavori riferiti, principalmente, alle concessionarie Ecovias do Araguaia, Eco 135, Ecovias do Cerrado, Eco 101, Eco 050 ed Ecovias dos Imigrantes, con una particolare concentrazione sulle concessioni aggiudicate di recente ed ancora in fase di sviluppo.

Indebitamento finanziario netto: 5.483,7 milioni di euro - la variazione intervenuta nell’indebitamento finanziario netto rispetto a fine 2022 (+1.278,8 milioni di euro), riflette sia gli esborsi per la realizzazione degli investimenti autostradali programmati sia l’esclusione dal calcolo dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 di parte dei crediti da subentro maturati su alcune concessioni scadute (SALT - tronco A12, Autostrada dei Fiori - Tronco A10) in considerazione dell’avvenuta sottoscrizione nell’esercizio del nuovo contratto di concessione relativo a tali tratte con la Società di progetto Concessioni del Tirreno S.p.A., controllata dal Gruppo ASTM.

Settore Autostradale
La progressiva riduzione della diffusione del virus Covid-19 ed il conseguente allentamento delle misure restrittive agli spostamenti adottate dalle Autorità sanitarie nazionali si è riverberato positivamente sui volumi di traffico e sui ricavi da pedaggio che mostrano nell’esercizio appena concluso una significativa ripresa ed una progressiva riduzione del differenziale rispetto all’analogo periodo antecedente la pandemia, ovvero l’esercizio 2019.

Italia. Andamento del traffico
Nell’esercizio 2022 i volumi di traffico evidenziano complessivamente una crescita del +12,6% (+16,3% per i veicoli leggeri e +3,5% per i veicoli pesanti) rispetto all’esercizio 2021. I dati di traffico su base omogenea8 dell’esercizio 2022 evidenziano una crescita del 12% rispetto all’esercizio 2021 (+15,7% per i veicoli leggeri e +2,8% per i veicoli pesanti) ed una riduzione dello -0,9% rispetto al 2019 (-2,7% per i veicoli leggeri e +4,5% per i veicoli pesanti).

Si riporta di seguito l’analisi su base omogenea dell’andamento del traffico autostradale nel corso dell’esercizio 2022 rispetto al dato degli esercizi 2021, 2020 e 2019.

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Italia. Ricavi da pedaggio
L’andamento dei transiti precedentemente descritto si è riflesso sui “ricavi netti da pedaggio”, che si attestano nell’esercizio 2022 su di un importo pari a 1.436,1 milioni di euro con un incremento pari a 175,8 milioni di euro (+14%). Tale incremento è principalmente ascrivibile (i) per 114,4 milioni di euro alla crescita dei volumi di traffico, (ii) per 57,6 milioni di euro alla maggiore contribuzione della controllata SITAF S.p.A. (per effetto di essere consolidata per tutto il 2022 e, in maniera minore, per gli adeguamenti tariffari riconosciuti al traforo T4 a decorrere dal 1° gennaio 2022).

Si riporta di seguito l’andamento dei ricavi dell’esercizio 2022 confrontati - su base omogenea - con l’analogo dato degli esercizi 2019, 2020 e 2021.

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Brasile. Andamento del traffico
L’andamento del traffico complessivo di EcoRodovias nell’esercizio 2022 evidenzia nel suo complesso una flessione dei volumi di traffico del -2,1% (+1,0% veicoli leggeri; -4,3% veicoli pesanti) rispetto al precedente esercizio dovuta principalmente alla scadenza a fine 2021 delle concessioni Ecovia Caminho do Mar ed Ecocataratas, che ha ridotto il perimetro di attività nel 2022, non compensata dall’inizio del pedaggiamento nel quarto trimestre delle nuove concessioni EcoRioMinas e Ecovias do Araguaia. Il dato del traffico su base omogenea12 evidenzia invece una crescita pari al +4,7% (+5,8% veicoli leggeri; +3,8% veicoli pesanti).

La crescita del traffico dei veicoli leggeri è dovuta principalmente all’avanzamento nel corso del 2022 dei programmi di vaccinazione e delle campagne volte a fronteggiare la Pandemia Covid-19, che hanno consentito un allentamento dei provvedimenti di distanziamento sociale e di restrizione agli spostamenti adottati dalle Autorità brasiliane. Il traffico pesante, per quanto concerne le tratte di competenza delle concessionarie del Gruppo EcoRodovias, beneficia altresì della ripresa della produzione industriale, della crescita dell’esportazione di prodotti agricoli e dell’importazione di fertilizzanti.

Si riporta di seguito l’analisi dell’andamento del traffico autostradale complessivo e su base omogenea nel corso dell’esercizio 2022 rispetto all’analogo dato dell’esercizio 2021.

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Brasile. Ricavi da pedaggio
I ricavi da pedaggio del Gruppo EcoRodovias nell’esercizio 2022 sono pari a 3.458,5 milioni di reais (635,8 milioni di euro13) e risultano sostanzialmente allineati (-0,1%) ai ricavi da pedaggio dell’esercizio 2021 (3.463,6 milioni di reais – pari a 636,7 milioni di euro14). La variazione intervenuta rispetto al precedente esercizio è la risultante dell’intervenuta scadenza a fine 2021 delle concessioni Ecovia Caminho do Mar ed Ecocataratas, che ha ridotto il perimetro di attività nel 2022, sostanzialmente compensata dall’inizio del pedaggiamento nel quarto trimestre delle nuove concessioni EcoRioMinas e Ecovias do Araguaia. Il dato su base omogenea15 evidenzia invece una crescita pari al +17,1%16.

Settore EPC
Nell’esercizio 2022 il valore della produzione del Gruppo Itinera è stato pari a circa 1.406,1 milioni di euro17ed evidenzia una crescita di circa il 14% rispetto all’esercizio 2021 (pari a 1.230,8 milioni di euro); la quota di produzione effettuata all’estero è stata pari al 64% (67% nell’esercizio 2021).
A seguito dell’accertamento degli oneri straordinari legati alle perdite complessivamente stimate sulla commessa Storstroem Bridge in Danimarca eseguita dalla controllata Itinera S.p.A., il settore EPC ha registrato un’EBITDA negativo pari a 63,2 milioni di euro che si confronta con un valore positivo pari a 10,5 milioni di euro per il 2021. Le inefficienze causate dalla pandemia e le difficoltà di approvvigionamento dei materiali da costruzione, hanno causato in generale rallentamenti rispetto ai programmi di avanzamento dei lavori, generando extra-costi dovuti all’allungamento dei tempi di esecuzione che si vanno a sommare ai maggiori costi diretti sostenuti per la realizzazione dei lavori oggetto di appalto (materiali da costruzione, carburanti, energia etc.) con conseguente riduzione dei margini consuntivati.

Settore Tecnologico
Il settore tecnologico, composto essenzialmente dalle attività della controllata Sinelec, oltre ad assicurare i servizi prestati nell’ambito dei sistemi di esazione del pedaggio e degli impianti tecnologici per le società concessionarie del Gruppo, ha sviluppato - in Italia e all’estero - importanti progetti sia con società del Gruppo ASTM sia con clienti terzi, quali i progetti di “smart road”, di monitoraggio del traffico, di “Free Flow”, di “Sistema di Monitoraggio Dinamico”, volti ad accrescere la sicurezza, il servizio offerto all’utenza e l’elevazione degli standard tecnologici delle reti stradali e autostradali. Il volume d’affari della principale società del settore, Sinelec S.p.A., evidenzia una crescita di 20,1 milioni di euro attestandosi su un importo pari a 97,4 milioni di euro18.

Indebitamento finanziario netto
L’“indebitamento finanziario netto” al 31 dicembre 2022 risulta pari a 5.483,7 milioni di euro (4.204,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021). La variazione intervenuta nell’indebitamento finanziario netto rispetto a fine 2022 (+1.278,8 milioni di euro), riflette sia gli esborsi per la realizzazione degli investimenti autostradali programmati in Italia e in Brasile sia l’esclusione dal calcolo dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 di parte dei crediti da subentro maturati su alcune concessioni scadute (SALT - tronco A12, Autostrada dei Fiori - Tronco A10) in considerazione dell’avvenuta sottoscrizione nell’esercizio del nuovo contratto di concessione relativo a tali tratte con la Società di progetto Concessioni del Tirreno S.p.A., controllata dal Gruppo ASTM.
Si evidenzia che la voce “crediti finanziari” dell’indebitamento finanziario netto include un importo pari a 610,6 milioni di euro (1.211,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) ascrivibile ai crediti da subentro19 maturati sulle concessioni scadute delle società controllate ATIVA S.p.A. e SATAP S.p.A. - tronco A21.

L’indebitamento finanziario netto del Gruppo ASTM al 31 dicembre 2022 è composto come segue:

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Evoluzione prevedibile nella gestione 
Il contesto macroeconomico globale in cui il Gruppo opera si presenta difficile e caratterizzato da diffusa complessità ed incertezza, anche in termini di tempistica della ripresa economica.
Un segnale positivo, registrato nel corso del 2022 e confermato dai dati dei primi mesi del corrente esercizio, è appresentato dalla costante ripresa del traffico autostradale registrata sia in Italia sia all’estero, che ha consentito alle società del Gruppo operanti in tale settore di ritornare ai volumi di traffico sostanzialmente allineati a quelli antecedenti alla pandemia da Covid-19. La crescita del traffico si è riflessa ovviamente sui ricavi da pedaggio che, unitamente al consolidamento per l’intero esercizio dei dati relativi alla SITAF S.p.A. ed al Gruppo EcoRodovias, hanno consentito al Gruppo ASTM di conseguire gli obiettivi prefissati per l’esercizio, assorbendo l’impatto negativo derivante nell’esercizio 2022 dal settore EPC. Si evidenzia al riguardo che quasi tutte le società italiane del Gruppo operanti nel settore autostradale sono ancora in attesa del completamento del processo quinquennale di aggiornamento dei piani economico finanziari e, per quanto concerne le concessioni scadute, dell’assegnazione e/o del passaggio delle tratte al nuovo concessionario.

Al fine di gestire al meglio eventuali contrazioni di domanda sia legate a fenomeni imprevedibili e violenti, come quelli intervenuti di recente, sia legati a rallentamenti strutturali dell’economia, il Gruppo ASTM continua a seguire un percorso di sviluppo basato, per quanto riguarda il settore autostradale, sull’allargamento del perimetro operativo e sul continuo efficientamento delle strutture esistenti, associato ad una diversificazione territoriale del rischio.

In ambito EPC continua la strategia finalizzata a rafforzare il ruolo di supporto al settore delle concessioni del Gruppo, sia in Italia che all’estero, e ad un consolidamento del ruolo svolto sul mercato nazionale. L’attività all’estero vedrà, oltre all’ultimazione dei progetti in portafoglio, la focalizzazione in aree geografiche e paesi dove la presenza del Gruppo risulta consolidata, caratterizzati da regole e schemi contrattuali che tutelino adeguatamente entrambe le parti.

Le linee guida dell’attività futura di ASTM vedono ovviamente tra i principali capisaldi un crescente livello di attenzione alle tematiche dello sviluppo tecnologico e della sostenibilità. In tale ambito si inserisce il Progetto esecutivo per la transizione ecologica e digitale del tratto dell’autostrada A4 Torino – Milano che si estende per 31 km nella zona Novara- Ghisolfa presentato al MIT da SATAP e SINA, finalizzato a rendere il miglior servizio possibile agli utenti attraverso infrastrutture sicure e soluzioni innovative (l’infrastruttura digitale), resilienti e sostenibili, facendo leva sulla tecnologia come strumento abilitante.