Dalle barriere di sicurezza alle mascherine per contrastare l'emergenzaCAR avvia a tempo di record produzione ed e-commerce di modelli certificati in TNT a doppio strato




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Dalle barriere di sicurezza alle mascherine di protezione. Tutto in pochi giorni. Questa è la storia di una “riconversione” industriale e insieme artigianale, perché il lavoro dell'uomo - per l'uomo - in questo caso è parte preponderante. Una delle tante belle storie che in questo periodo emergono dall'emergenza, disegnando un filo di speranza, scritte dal nostro sofferente Belpaese. Siamo a Ponte, provincia di Benevento, dove ha sede la CAR guidata da Enzo Rillo. L'abbiamo raccontata più volte per le barriere di sicurezza o per quelle integrate, altro fiore all'occhiello della casa, per non parlare dei profili con dispositivo cosiddetto salvamotociclisti che l'azienda campana ha portato sulle strade dell'Anas, ovvero in tutto la Penisola, collaborando con la nostra principale road authority.

Ma la CAR, storicamente, non è soltanto “sicurezza”, che comunque sia con “protezione”, metaforicamente, fa rima. Ma è anche abbigliamento tecnico, con CAR Abbigliamento, ed è persino enologia, con La Fortezza, azienda vitivinicola di Torrecuso, sempre nel Beneventano, ovvero il paese natale dello stesso Rillo. Il quale - ben conoscendo la versatilità del suo parco di imprese - non ci ha pensato due volte e ha iniziato a produrre e distribuire mascherine.

Va premesso, prima di entrare nel vivo delle caratteristiche del prodotto, che l'iniziativa poggia su solide basi tecnico-professionali, dal momento che CAR da molto tempo è “allenata” a realizzare abbigliamento customizzato, al servizio di particolari categorie professionali quali per esempio le Forze dell'Ordine. Senza contare, poi, come si accennava, l'esperienza accumulata nell'ambito di una materia oltremodo delicata quale la sicurezza stradale. Il passaggio al medicale, così, non è risultato una “mission impossibile”, anche se si è trattato di un'operazione senz'altro non banale, dati i tempi stretti e la necessità di far combaciare perfettamente tutti i pezzi del puzzle: dai test alle certificazioni, fino al vero e proprio avvio della produzione.

Il risultato sono mascherine di protezione in TNT (tessuto non tessuto) a due strati ad uso medico di tipo I, progettate e prodotte nel rispetto di tutti i requisiti previsti dalle normative vigenti. Un passo decisivo verso la loro certificazione è stato il superamento della verifica di conformità, svolta da un laboratorio accreditato (nello specifico la società Artea), alla norma UNI EN 14683:2019. Tra gli aspetti oggetto d'indagine, i materiali da costruzioni (polipropilene TNT, come anticipato, idrofobo e leggero), l'efficienza di filtrazione batterica (Bacterical Filtratio efficiency BFE: uguale o superiore al 95%), la respirabilità, la resistenza agli schizzi, il carico biologico, la biocompatibilità, l'allergenicità. Ottenuto il via libera del laboratorio CAR, che ha curato attraverso il suo ufficio tecnico anche la progettazione delle mascherine, ha presentato domanda di autorizzazione alla commercializzazione all'Istituto Superiore di Sanità, ai sensi di quanto previsto dal Decreto “Cura Italia” di metà marzo, inviando tutta la documentazione del caso. Quindi, l'inizio della produzione, in una prima fase attestata a circa 15.000 mascherine al giorno, ma con obiettivi di raddoppio e ulteriore aumento.

Le mascherine - la cui produzione avviene in regime di qualità secondo le norme ISO 9001: 2015 e UNI EN ISO 13485: 2016 (aggiornata al 7/6/2018) - sono state messe in commercio in modalità e-commerce. Sono destinate a tutti i cittadini, senza distinzione, che le intendano acquistare, a un prezzo equo di 1.50 euro ciascuna (Iva inclusa, minimo acquistabile 30 pezzi a 45 euro; gli ordini avvengono a multipli di 30 pezzi, i costi di spedizione sono variabili in base alle quantità ordinate). Per farsele inviare il canale è il sito web di CAR www.carsrl.com, ma c'è anche un'email di riferimento (ordini@carsrl.com) e persino un numero di cellulare dedicato (+393282193404).

Ogni canale è dunque aperto. Il prodotto - sottolineano da CAR - garantisce un'ottima vestibilità e respirabilità, è privo di fibre di vetro, idrorepellente e resistente alla trazione longitudinale e trasversale. Oltre naturalmente ad assicurare, come hanno comprovato i test, una buona resistenza alla penetrazione virale e batterica. Se, infine, abbiamo iniziato a raccontare questa storia citando l'iniziativa di un uomo, l'imprenditore Enzo Rillo, non possiamo non chiudere dando il giusto merito ad altri uomini, i suoi collaboratori, e soprattutto alle donne: su tutte le operatrici che si stanno occupando, senza sosta, del confezionamento delle mascherine. Ecco spiegato, accanto all'impostazione industriale, il tocco “artigianale” di questo progetto.