Crezza, nuova sede di Gordona

Sabato 11 ottobre Crezza ha inaugurato ufficialmente la nuova sede di Gordona (SO), un progetto che segna una nuova tappa importante della propria storia trentennale, che l’ha portata a divenire riferimento nella prefabbricazione in calcestruzzo per la sicurezza stradale, le gallerie e le grandi opere civili.
Fondata nel 1992, Crezza è cresciuta in Valchiavenna portando innovazione e competenza in un settore ad alto contenuto tecnico, generando occupazione qualificata diretta per cento famiglie del territorio e collaborazioni stabili con artigiani, professionisti e fornitori locali. Con la nuova sede, l’azienda celebra i traguardi raggiunti e rinnova il proprio impegno a guardare al futuro mantenendo radici ben salde nella comunità che l’ha vista nascere e crescere, sino a raggiungere i traguardi di quest’anno, con una previsione di fatturato superiore ai 30 milioni di euro (in crescita del 20% sul 2024 e più che raddoppiato rispetto ai 12 milioni del 2020).
“La nuova sede rappresenta per noi molto più di un edificio – è un simbolo del nostro modo di lavorare e di pensare l’impresa” sottolinea Francesca Guerini, Amministratore Unico di Crezza. “Abbiamo saputo creare un ambiente moderno, aperto e accogliente, dove il lavoro di squadra nasce in modo spontaneo e dove ogni collaboratore può sentirsi parte integrante di un progetto condiviso”.
Gli spazi della nuova struttura sono concepiti per favorire la collaborazione, tra i team di Crezza e con partner primari nell’industria e nell’ambito dell’Università e della ricerca: una costante nell’attività dell’azienda, che ha permesso lo sviluppo di soluzioni su misura sempre più innovative e sostenibili per il settore delle prefabbricazioni, che nel tempo hanno trovato applicazione in primarie arterie viarie internazionali e in tunnel stradali e ferroviari nevralgici per i collegamenti europei (come oggi accade per il Traforo del Monte Bianco e i nuovi tunnel del Terzo Valico di Genova), sino agli attuali ‘cantieri olimpici’ nell’area di Milano come l’Arena Santa Giulia e i nodi viabilistici attorno al Capoluogo, nonché sugli assi che porteranno nel cuore delle competizioni come la SS36 e la SS38, in Lombardia, e a Tai di Cadore sulla SS51, la direttrice per Cortina.
“Questa inaugurazione segna un ulteriore passo del più ampio piano di valorizzazione del polo di Gordona. Da un lato interverremo sul sito produttivo, con una ristrutturazione delle aree dedicate all’accoglienza e alle pause dei collaboratori, nonché la prosecuzione dell’aggiornamento e dei miglioramenti degli impianti Dall’altro, stiamo moltiplicando il potenziale produttivo di Crezza, implementando in altre aree una rete di stabilimenti che manterrà saldamente il centro pulsante in Valchiavenna” commenta Sebastiano Guerini, Direttore Generale.
L’appuntamento di sabato 11 ottobre è stato l’occasione per condividere con istituzioni, partner, amici e comunità locale un momento di festa e di orgoglio, nel segno di una storia che continua a crescere, intrecciando innovazione, territorio e persone. I momenti formali dell’inaugurazione, infatti, sono stati seguiti da un partecipato ‘Open Day’ a cui hanno preso parte numerose famiglie di collaboratori e dei paesi della Valchiavenna, richiamate anche dalle attività ludico-sportive curate dall’US Chiavennese e dalle golosità tipiche locali proposte dai Gruppi Alpini di Gordona e Colico.
La nuova sede Crezza in numeri
Si sviluppa su 2 piani per complessivi 550 metri quadrati cin 30 postazioni di lavoro. Il piano terra comprende anche una sala riunioni da 10 posti e una sala attrezzata per i momenti di relax e pause pranzo dei collaboratori.
Al secondo piano una sala conferenze modulare che può ospitare da 12 a 32 persone e un’area per riunioni informali o conviviali, capace di accogliere fino a 12 ospiti.
I lavori di realizzazione hanno richiesto 14 mesi, in cui sono stati impiegati principalmente elementi prefabbricati proprio negli impianti Crezza, dai quali nascono anche alcuni elementi d’arredo della sede: la barriera New Jersey che costituisce il desk d’accoglienza, nonché i piani in calcestruzzo dei due tavoli delle sale riunioni.