Il viadotto Colle Isarco guadagna 50 anni di vita

Il viadotto Colle Isarco non è semplicemente una delle opere simbolo dell’intera A22, posto com’è a pochi chilometri dal confine di Stato, ma un vero e proprio laboratorio di innovazione ingegneristica e tecnologica, dove nei decenni si sono applicati interventi di manutenzione e monitoraggio all’avanguardia. Ora si è compiuto un altro importante passo in questa direzione: il Consiglio di Amministrazione ha infatti deliberato un intervento da 53,3 milioni di euro che contempla numerose azioni, dal consolidamento all’implementazione del sistema di monitoraggio con l’acquisizione di immagini satellitari, in collaborazione con l’ateneo di Trento.

“La parola chiave di questo importante investimento – riflette il Presidente Hartmann Reichhalter – è prevenzione: Autostrada del Brennero monitora attentamente infrastruttura e opere d’arte investendo in azioni che ne prolungano la vita utile, in questo caso stimabile ad almeno altri 50 anni, e prevengono le criticità, così da offrire a chi viaggia e ai territori un’infrastruttura efficiente e in salute”. “Sul viadotto Colle Isarco – osserva l’Amministratore Delegato Diego Cattoni – transita una rilevante fetta dello straordinario export italiano, il quarto al mondo. Grazie ad azioni di manutenzione e al monitoraggio puntuale che la Società ha sempre messo in atto garantiamo che questo flusso avvenga in sicurezza e senza limitazioni di uso o portata nonostante i sempre crescenti volumi di traffico pesante”. 

L’intervento deliberato dal Consiglio di Amministrazione prevede una serie di misure di consolidamento, che si stima faranno incrementare i coefficienti di sicurezza del 17%. Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autobrennero nonché progettista dell’intervento, ne ha illustrato i vari step: “Verrà eseguita una precompressione integrativa delle sei mensole di luce 16,5 metri e verranno rinforzate strutturalmente tutte le selle Gerber mediante articolazioni metalliche. Si provvederà poi al risanamento superficiale dell’elevazione di pile e spalle e dell’intradosso degli impalcati e infine all’integrazione del sistema di monitoraggio strutturale”. Già dotato di quasi 200 sensori di varia tipologia, il viadotto accoglierà quindi nuovi sensori di temperatura, accelerometri, inclinometri e celle di carico che consentiranno di arricchire la mole di dati che già oggi vanno a integrare il Gemello digitale dell’opera e che renderanno ancora più precise e approfondite le analisi predittive sulle varie parti del manufatto. “Abbiamo inoltre deciso di introdurre sul Colle Isarco un’applicazione innovativa – aggiunge Costa – In collaborazione con l’ateneo di Trento svolgeremo per la prima volta un monitoraggio satellitare del viadotto: partendo dall’acquisizione di immagini da satellite estrarremo punti e spostamenti registrati sull’opera”.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Autobrennero, redatto sempre su base volontaria adottando i nuovi standard ESRS previsti dalla normativa europea CSRD che rappresenta un avanzamento nella rendicontazione su temi ambientali, sociali e di governance (ESG). Di soddisfazione ancora una volta i dati esposti nel documento: grazie alla sinergia fra ferrovia e autostrada sono aumentati a circa 30.000 i treni movimentati in un anno dal Gruppo (compresi quelli della collegata Lokomotion), il che ha consentito di spostare 1.500 tir al giorno dalla gomma alla rotaia e di abbattere così ogni anno di circa 300 mila tonnellate la produzione di CO2 lungo il corridoio del Brennero. Sempre importanti gli investimenti in sostenibilità con un incremento del 12,8% dell’investimento nella rete per la ricarica elettrica dei veicoli, il 98,6% dei rifiuti destinati a operazioni di recupero e i 4 nuovi centri di distribuzione di idrogeno verde pronti a essere realizzati.