Al via Samoter e Ashaltica con aziende da 23 paesi




 

Al via oggi la 31ª edizione di Samoter, il salone internazionale triennale dedicato alle macchine per costruzioni (Veronafiere, 3/7 maggio) con 536 aziende da 23 nazioni, 6 padiglioni, 3 aree esterne dedicate a esposizione e prove dinamiche, 106 top buyer da 32 nazioni, selezionati e invitati con ICE-Agenzia, più di 80 tra convegni e workshop dedicati a tematiche di mercato e tecniche.

Samoter è l’unica manifestazione in Italia a dare voce alla filiera delle macchine per costruzioni nel suo complesso e in Europa costituisce il principale punto di riferimento nel 2023. Un settore che Unacea-Unione italiana macchine per costruzioni, partner di Veronafiere-Samoter, stima raggiungerà un fatturato di 3,9 miliardi di euro, con una crescita del 15% sull’anno precedente e un export pari a 3,1 miliardi (+9,7%).

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Per l’edizione 2023 la rassegna di Veronafiere punta i riflettori sulla sostenibilità ambientale e lo sviluppo dei nuovi modelli economici: una svolta necessaria che va di pari passo con la rivoluzione 4.0 del settore. In questo scenario, Samoter è l’osservatorio privilegiato da cui scoprire il cantiere del futuro e vanno in questa direzione le due grandi novità di questa edizione del salone. Il padiglione 12, dove si svolge l’inaugurazione, infatti, ospita per la prima volta il Samoter Lab, l’area espositiva che riunisce le aziende che propongono soluzioni più innovative, a partire da quelle vincitrici della 24ª edizione dell’Innovation Award di Samoter, abbinate a percorsi di formazione e aggiornamento di altissimo profilo. Tra le tecnologie esposte: sensori, dispositivi per telerilevamento, strumenti di diagnostica, droni, mezzi ibridi ed elettrici per lavori in contesto urbano, macchine intelligenti e piattaforme digitali per l’interazione human-to-machine (H2M) e machine-to-machine (M2M), software per la gestione della sicurezza. Per mostrare in concreto la filosofia del Samoter Lab, l’appuntamento è poi nell’area esterna F con il Cantiere Digitale: uno spazio di 3mila metri quadrati dove macchine e tecnologie completamente automatizzate sono all’opera nella costruzione di un’infrastruttura stradale; l’iniziativa è realizzata in collaborazione con “Quelli del movimento terra”.