Martina show, cade l’ultimo diaframmaUltimati i lavori nel cantiere della Variante di Valico a Pian del Voglio




TBM bagnata, TBM fortunata. Anche se, a voler dirla tutta, la "talpa" dei record di nome Martina - le cui imprese sono state più volte raccontate su leStrade - al momento del suo capolino finale era debitamente coperta da una tratto di volta.

Non è stato lo stesso, però, per molti dei presenti al grande evento del 29 luglio scorso, nel cantiere della Variante di Valico di Toto Costruzioni Generali a Pian del Voglio, sull’Appennino emiliano, che hanno dovuto aprire gli ombrelli per assistere all’asciutto allo show dell’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Sparvo, maxiopera d’arte dell’intervento. 

leStrade, che era tra il pubblico e sotto l’ombrello, prossimamente vi racconterà nel dettaglio come è andata. Con questo traguardo finisce così il grande viaggio di Martina, iniziato nei cantieri tedeschi della Herrenknecht, proseguito con un giro d’Europa mozzafiato, via Mare del Nord, Gibilterra, Mediterraneo, Adriatico, Ravenna, Appennino. Ed entrato nel vivo con il "circuito" della Variante, con andata da Nord a Sud e ritorno, seguendo il flusso che faranno i veicoli quando l’opera di Autostrade per l’Italia sarà ultimata.

(descrizione)

Secondo questa logica, così, i primi "viaggiatori" della nuova autostrada sono stati proprio gli operatori della TBM, che il 29 luglio sono usciti, uno a uno, dalla grande fresa, ad accogliere l’applauso dei presenti.

Quanto ai numeri, la mega-fresa di Toto - dopo aver completato, nel luglio scorso, i lavori dei 2.430 metri in canna Nord in 11 mesi - ha scavato e rivestito tutti i 2.600 metri in canna Sud in soli 8 mesi. Con questa velocità, Martina è stata capace di segnare una produzione record di: 400 metri lineari di avanzamento in un mese, 126 metri in una sola settimana, 24 metri in un solo giorno.

Ancora nella memoria degli addetti ai lavori, la rototraslazione dell’ottobre 2012, quando la fresa - mission impossible andata in porto - ha effettuato una vera e propria inversione a U grazie a un’innovativa "culla" realizzata da Toto e Palmieri.