A22, un'autostrada nata (e cresciuta) sotto il segno dell'Europa e del territorioConvegno per i 60 anni della concessionaria: dai successi del passato alle sfide future




di Fabrizio Apostolo

L'iniziativa europea degli enti locali. Ovvero del territorio, un termine da declinare naturalmente al plurale, data l'inevitabile eterogeneità delle comunità in gioco, qui come lungo tutta la nostra variegata e per questo affascinante Penisola. Sono state proprio le comunità, i territori, attraverso le loro rappresentanze più lungimiranti, che il 20 febbraio 1959 hanno posato la prima, metaforica pietra di un'iniziativa immaginata, già dalle sue prime mosse ideali, come un collegamento forte tra l'Italia e l'Europa, nonché come linfa vitale e auspicata per le comunità stesse, per la loro economia, per la loro socialità.

Esattamente 60 anni dopo, a San Michele all'Adige, tra Trento e Bolzano, il 20 febbraio 2019, si è tenuto un convegno che ha ricordato quell'atto primigenio, quella visione diventata storia, storie, realtà. L'occasione: i primi 60 anni dell'Autostrada del Brennero, ovvero della concessionaria dell'A22 Brennero-Modena. Il PalaRotari a due passi dal casello di San Michele, dalla viabilità d'accesso contraddistinta dalle inconfondibili barriere in acciaio Corten, ha riunito, per una mattinata di lavori, amministratori, politici, operatori della pubblica sicurezza, dirigenti, impiegati, maestranze di ieri e di oggi, giornalisti, tecnici la cui vita professionale si è intrecciata o s'intreccia con quella dell'autostrada.

Una comunità di comunità, insomma. Una platea attenta e partecipativa, di quantità e di qualità, radunata dai vertici di A22 per fare squadra e corroborare valori, quelli dell'impegno, del lavoro, della costruzione - comunitaria - di una prospettiva di miglioramento costante, come provano per esempio i dati sull'abbattimento dell'incidentalità ricordati dal direttore tecnico generale Carlo Costa, o gli sforzi profusi – sottolineati dallo stesso manager - nella generazione di un'autostrada sempre più votata alla digitalizzazione e, sempre in tema di sinistrosità, alla vision zero.

Foto Gallery: i 60 anni (ben portati) di Autobrennero

 

Sessan'anni fa, il 20 febbraio 1959, alla Camera di Commercio di Trento fu dunque sottoscritto l'atto costitutivo di Autostrada del Brennero SpA. Soltanto 9 anni più tardi, il 21 dicembre 1968, fu inaugurata la prima tratta, tra Trento e Bolzano. L'infrastruttura fu aperta quindi nella sua interezza l'11 aprile 1974, dieci anni dopo l'inizio lavori. Quasi un decennio di “burocrazie” e un decennio secco per i cantieri: due lassi temporali che sono sufficienti a dirci da un lato delle difficoltà incontrate nella messa a regime di un'opera autostradale straordinaria, dall'altro dell'efficienza di concessionaria e imprese del fare - presto e bene, ci verrebbe da dire - ponti, viadotti e gallerie.

Lo Stato italiano, come ha ricordato Paolo Mieli, tra i relatori della giornata di San Michele, era infatti animato da un certo scetticismo per l'operazione A22, ragion per cui sono stati proprio gli enti del territorio a spingere l'acceleratore, con una lucidità che è diventata ben presto azzeccatissima previsione. Al punto che già da anni A22, resasi perfettamente conto del traffico eccessivo, è impegnata attraverso il fondo ferrovia in un'altra iniziativa, fisicamente parallela e dal punto di vista trasportistico complementare, come la Galleria di Base del Brennero, rappresentata a San Michele, tra l'altro, da suo numero uno di parte italiana, l'amministratore Raffaele Zurlo. Ne ha parlato diffusamente l'amministratore delegato di Autobrennero Walter Pardatscher.

Ma quello dell'intermodalità è stato soltanto uno dei tanti temi toccati nel corso del convegno, che si è dimostrato un'occasione - partendo dalla “best practice” A22 - per fissare da un lato alcuni fattori determinanti per il successo di un'iniziativa autostradale, dall'altro per delinarne le sfide future. Si è parlato così di sicurezza stradale (mezzi per raggiungerla e risultati ottenuti), di sostenibilità ambientale, di innovazione tecnologica, di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastruttura, di design, estetica, comfort, di valorizzazione del territorio e delle comunità. Non possiamo, in questa sede, approfondire tutti gli aspetti menzionati: ci basti citarli come “password” in questo incipit per poi ritrovarli nella cronaca successiva del convegno, che andremo a sviluppare. Non prima di aver ceduto il passo, per un momento, alla storia (continua...

www.autobrennero.it

Il servizio integrale sui 60 anni della concessionaria Autostrada del Brennero sarà pubblicato su leStrade Marzo 2019